A 200 anni dalla sua morte, Scala vuole rendere omaggio al genio universale di Antonio Canova attraverso un breve percorso tra alcune delle sue opere più importanti.
La formazione del Canova ha inizio nel paese natale Possagno come apprendista dapprima nella bottega del nonno paterno Pasino, scalpellino e capomastro di prestigio e successivamente presso lo scultore Giuseppe Bernardi detto Toretti.
La Gypsotheca di Possagno raccoglie i modelli originali in gesso delle sculture di Antonio Canova.
La stupefacente resa dei corpi di Dedalo e Icaro, complesso scultoreo presentato a Venezia alla Fiera della Sensa nel 1777, unisce il virtuosismo plastico con l’attenta osservazione naturalistica e psicologica dei personaggi rendendo quest’opera giovanile dell’artista un capolavoro del Neoclassicismo italiano.
Straordinaria la rappresentazione del volto preoccupato del padre che cerca di assicurarsi che le ali siano ben salde sulle braccia del figlio.
Canova, appena ventenne, realizza questo straordinario capolavoro ponendo le basi della sua successiva carriera. Grazie al compenso pattuito con il ricco committente, Pietro Vettor Pisani, riesce a trasferirsi a Roma per completare la sua formazione, osservando dal vivo le opere della classicità.
Vari sono i temi affrontati dal Canova nelle sue opere, dai soggetti di carattere religioso ai monumenti funebri, come quello commissionatogli dal duca Alberto di Sassonia per onorare la memoria della moglie, Maria Cristina d’Austria, figlia dell’imperatrice Maria Teresa.
Di fronte a una piramide bianca, alta più di cinque metri, un gruppo di figure procede verso una porta, aperta e oscura, che dà sul niente, in un vuoto al di là della forma.
Sull’architrave dell’ingresso possiamo leggere: uxori optimae Albertus (‘Alberto alla sua ottima moglie’).
Molti anche i ritratti di nobili dell’epoca che, attraverso lo scalpello dell’artista, assumono le sembianze di personaggi mitologici.
Paolina Borghese, sorella di Napoleone è qui nella sua veste simbolica di Venere Vincitrice. Recuperando il giudizio di Paride, dove Afrodite vinse su Era e Atena, Canova immortala la moglie di Camillo Borghese, committente dell’opera, come assoluta dea di bellezza e potere.
Una delle opere più affascinanti ed empatiche del Canova è sicuramente Amore e Psiche, commissionata all’artista dal colonnello John Campbell.
La ricerca di equilibrio è complessa per la posa divergente delle due figure: si uniscono armonicamente mediante l’incrocio delle diagonali formate da un’ala e della gamba di Amore, da un’ala e dal corpo stesso di Psiche.
Custodita nel Museo del Louvre Amore e Psiche oggi la possiamo ammirare a 360° grazie al modello 3D qui sotto grazie alla collaborazione tra Scala e RMN.
Il gruppo marmoreo denominato le Tre Grazie è un’altra tra le opere più famose del Canova.
Questo gruppo rappresenta le tre famose dee della mitologia greca e venne realizzato tra il 1812 e il 1817. Ne esistono due versioni, la prima è conservata al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, mentre una sua replica successiva si trova esposta al Victoria and Albert Museum di Londra.
Per poter ammirare da vicino questo meraviglioso capolavoro potete sfogliare questa gallery di immagini con dettagli unici dell’opera scultorea delle Tre Grazie esposta al Victoria and Albert Museum di Londra. Dettagli in grado di essere riprodotti anche in dimensioni molto grandi, grazie alla qualità delle immagini SCALA.
Magistrale ed esperto anche in quest’arte, le opere pittoriche di Antonio Canova sono offuscate dalla grandiosità delle sue sculture e purtroppo meno note e talvolta meno apprezzate. Ecco alcuni esempi:
Sfoglia la nostra gallery per scoprire una selezione più ampia delle opere pittoriche di Antonio Canova.
Se sei interessato ad altre immagini relative a opere di Antonio Canova che non trovi nel nostro archivio online, contattaci. SCALA può attingere direttamente a tutte le collezioni dei musei e partner di cui è agente ufficiale per offrirti una ricerca più approfondita e personalizzata.