27 Ottobre 2023

Alla ricerca delle lettere di Cristoforo Colombo

Le lettere più rubate, trafugate e ricomprate della storia.

Il 5 ottobre 2023 Christie’s batte all’asta un documento rarissimo: una traduzione latina del 1493 di una lettera di Cristoforo Colombo. La lettera, stampata con un’antica macchina, fu utilizzata per trasmettere rapidamente le notizie delle “scoperte” di Colombo in Europa 

Scala Archives è lieta di segnalarvi l’arricchimento dell’archivio con questi preziosi documenti e di raccontarvi qualche curiosità aggiuntiva sulle carte di Cristoforo Colombo grazie al prezioso lavoro di indagine del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).   

Il rapporto di una spedizione: De Insulis Indiae supra Gangem nuper Inventis 

Al ritorno dal suo primo viaggio dalle Indie Occidentali, nel 1493 Cristoforo Colombo scrisse ai Sovrani di Spagna Ferdinando II d’Aragona e Isabella di Castiglia una sorta di rapporto di otto pagine sulla spedizione atlantica: “De Insulis Indiae supra Gangem nuper Inventis”. La prima stesura si suppone fosse in spagnolo, in una versione manoscritta mai ritrovata.  

In tempi brevissimi la lettera venne tradotta in latino e data alle stampe col fine di essere inviata ai vari regnanti europei per reclame del successo dell’impresa. La stampa era effettuata in poche copie, con un macchinario in grado di comporre velocemente il testo, probabilmente ad opera della tipografia di Stephan Plannck (Roma). 

Gli eventi raccontati nella lettera sono “il primo resoconto di un viaggio che ha davvero cambiato il mondo”, afferma il biografo di Colombo, il professor Felipe Fernández-Armesto. La lettera elogia le ricchezze naturali delle isole sulle quali Colombo approdò e ritrae gli indigeni come “straordinariamente timidi”; “così insospettabili e così generosi” da essere “come sciocchi”. Oggi è considerato dagli storici un mezzo di propaganda che annuncia l’inizio della colonizzazione europea del Nuovo Mondo. 

Alcuni considerano questi scritti la prima fake news del mondo moderno, estremamente autocelebrativa ma strettamente necessaria per riuscire ad ottenere nuovi fondi per una seconda traversata. Colombo in effetti non sapeva esattamente dove si trovasse: pensava di essere in Oriente, nelle allora chiamate Indie. 

Carte scomparse, indagini e ritrovamenti   

A distanza di 530 anni le lettere di Cristoforo Colombo continuano a destare un interesse particolare. Si considerano le più rubate, trafugate e ricomprate di sempre.   

Gli studiosi ritengono esistano circa 30 esemplari del “De Insulis Indiae supra Gangem nuper Inventis“.  

Le stampe conservate nella Biblioteca Vaticana, nella Biblioteca Riccardiana a Firenze, nella Biblioteca de Catalunya a Barcellona e nella Biblioteca Marciana a Venezia, ritenute nei secoli autentiche, alla fine degli anni Ottanta risultarono sostituite con delle copie, mentre gli originali approdavano nelle collezioni private di ogni dove.   

Queste misteriose scomparse e sostituzioni diventarono oggetto di indagine da parte del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).  

Dapprima venne recuperato l’esemplare trafugato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze: acquistata da un privato e poi rivenduta a un’asta a New York nel 1992. La lettera viene infine donata alla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, che prontamente la restituisce a Firenze nel 2016.  

L’avventura dell’incunabolo Marciano è diventata invece un appassionante caso internazionale. Le indagini del Nucleo dei Carabinieri (TPC) in collaborazione con l’Agenzia Americana Homeland Security Investigation (H.S.I) hanno portato nel luglio 2023 al ritrovamento di un’altra  delle lettere trafugate. Questa era custodita da un collezionista texano che, compresa l’origine dell’opera, ha riconsegnato al legittimo proprietario la lettera, ovvero alla Biblioteca Marciana di Venezia. 

Su gentile concessione del Comando Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale – l’esemplare riconsegnato alla Biblioteca Marciana di Venezia nel 2023 

Arriviamo così all’asta di Christie’s del 5 ottobre 2023 a New York. La base di partenza della “Columbus Letter”, custodita finora presso una biblioteca svizzera, era di USD 950,000. L’asta si è chiusa a 3,922,000 USD. La sua vendita all’asta da parte di Christie’s ha dimostrato grande interesse e ha offerto a un fortunato acquirente l’opportunità di possedere un pezzo unico della storia mondiale.  

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In copertina: Cristoforo Colombo (1451-1506), particolare dell’Allegoria dei domini di Carlo V d’Asburgo (1500-1558), dipinto di Peter Johann Nepomuk Geiger (1805-1880), sala del Trono, castello di Miramare, Trieste, Friuli-Venezia Giulia, Italia.

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