16 Aprile 2024

Le 7 meraviglie del mondo: antiche e moderne

Un viaggio visivo all’interno dell’archivio SCALA, per conoscere e approfondire le 7 meraviglie del mondo antico e le 7 meraviglie del mondo moderno

In occasione della Giornata mondiale dei monumenti e dei siti culturali – che ricorre il 18 aprile – ti accompagneremo in un viaggio visivo all’interno dell’archivio SCALA, per conoscere e approfondire le 7 meraviglie del mondo antico e le 7 meraviglie del mondo moderno, grazie a reportage fotografici e documenti storici ma anche attraverso video clip, da oggi disponibili anche sul nostro sito per tutti i progetti “in movimento”.

Le 7 meraviglie del mondo antico

Il tema delle meraviglie del mondo si è tramandato nei secoli grazie agli eruditi del medioevo e poi ai viaggiatori dell’età moderna, nonché agli studiosi dell’Ottocento, periodo in cui le esplorazioni geografiche e le scoperte archeologiche si intrecciano e danno vita ad avvincenti ricostruzioni del mondo antico. 

L’elenco delle 7 meraviglie del mondo trae infatti origine dal mondo classico. 

Dalle fonti scritte – le più antiche sono quelle di Erodoto del V secolo a.C. ma si arriva fino al I secondo d.C. con Marziale – questo elenco si basava su architetture meritevoli di nota e degne di essere conservate, o quantomeno tramandate ai posteri.  

La lista più antica, seppur parziale, risale al II secolo a.C. e si trova annotata su un frammento di papiro noto come Laterculi Alexandrini. Successivamente è stato rintracciato un elenco più esteso, sempre del II secolo a.C., grazie all’epigramma di Antipatro di Sidone trascritto nel Medioevo nell’Antologia Palatina, compilato a Bisanzio e oggi consultabile in parte a Heidelberg e in parte presso la Biblioteca Nazionale di Francia.

Per come è stata tramandata nei secoli, la lista delle 7 meraviglie del mondo antico annovera questi siti, di cui oggi sopravvive solo il primo.

La Piramide di Cheope (Egitto) : unica delle sette meraviglie visitabile ancora oggi, una delle tre piramidi del complesso sepolcrale di Giza, fino al Medioevo è stata l’edificio più alto del mondo. Fu realizzata nel 2570 a.C. utilizzando 2,3 milioni di blocchi di pietra. 180 metri di altezza con una base di 230 metri per lato: le dimensioni della piramide, secondo alcuni studiosi, sono frutto di calcoli matematici e astronomici, in relazione con la circonferenza della terra, di paralleli e meridiani.

Egitto, Giza, Piramidi di Micerino Chefren e Cheope – DA46658

I Giardini pensili di Babilonia (Mesopotamia) : tra mito e realtà, i giardini di questa città – avvolta dal mistero e dalla non precisata ubicazione – sono stati descritti, raffigurati, ricostruiti da moltissimi autori nei secoli. Oggi rimangono solo ipotesi sul loro utilizzo, probabilmente solo ornamentale e non alimentare, e sul complesso meccanismo di irrigazione  che permetteva  alla vegetazione di prosperare.

La statua di Zeus a Olimpia (Grecia): alta circa 12 metri, realizzata in oro e avorio, è una delle opere che hanno reso celebre lo scultore Fidia. La statua colossale era posta nel tempio dedicato al padre degli dèi, presso l’acropoli di Olimpia. Secondo le fonti l’opera fu distrutta a Costantinopoli, dove era stata spostata da un funzionario della corte dell’imperatore Teodosio II, a causa di un incendio nel 475 d.C.

L’Artemision di Efeso (Turchia): uno dei più imponenti complessi religiosi dell’antichità, dedicato al culto di Artemide, sito in un luogo sacro fin dall’Età del Bronzo, ovvero dove si venerava la Grande Madre. Dalle ricostruzioni postume sappiamo che il tempio in stile ionico aveva un colonnato alto circa 18 metri ed era interamente in marmo. Al suo interno vi era una grande statua della dea Artemide, alta circa due metri.

Tempio di Artemide. 1886. Incisione – SP19089

Il Mausoleo di Alicarnasso (Turchia): sepoltura monumentale dedicata a Mausolo II, satrapo del re di Persia, da parte della consorte e sorella Artemisia. Per la costruzione, durata quasi 20 anni, furono convocati i migliori architetti e artisti dell’epoca, secondo i racconti di Plinio il Vecchio. Alcuni frammenti di questo monumento, i resti della quadriga che sormontava il mausoleo, sono oggi conservate al British Museum. Ciò che non venne distrutto dal fortissimo terremoto nel XIV secolo fu integrato nelle fortificazioni di Bodrum, erette dai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni che nel XV secolo erano di stanza a Rodi.

Balage Balogh, Alicarnasso – A471875

Il Colosso di Rodi (Grecia): enorme statua eretta in onore di Helios, voluta dai cittadini dell’isola dopo essere sopravvissuti all’assedio da parte di Demetrio Poliorcete nel 305-304 a.C. Sempre Plinio il Vecchio narra di una statua di circa 32 metri, progettata da Carete di Lindo. Il Colosso, tuttavia, ebbe vita breve: nel 226 a.C. fu abbattuto da un terremoto. I suoi resti rimasero sull’isola per secoli, almeno fino alla dominazione turca che ne riutilizzò i resti.

0013377 - Colosso di Rodi, Louvre
Colosso di Rodi, Louvre – 0013377

Il Faro di Alessandria (Egitto): eretto nel verso il 300 a.C. e rimasto in piedi fino al 1323 circa, il faro di Alessandria era una delle costruzioni monumentali della celebre città Tolomea. Il faro, dopo la Biblioteca e la tomba del condottiero Alessandro, era una costruzione mirabile per dimensione e ingegneria, e fu il primo di molti altri poi costruiti sulle sponde del Mediterraneo: una torre ottagonale di 134 metri di altezza, visibile da circa 50 km di distanza. 

Le 7 meraviglie del mondo moderno

A distanza di secoli, nel 2007, è stata annunciata una nuova lista delle 7 meraviglie del mondo, che oggi definiamo “del mondo moderno”. 

Il nuovo elenco di siti, mirabili per complessità architettonica e significato storico, è stato costituito grazie a un concorso pubblico globale, di grande successo, lanciato da una società privata svizzera in occasione delle Olimpiadi di Sidney nel 2000. Sono stati coinvolti più di 150 siti e opere monumentali. La selezione definitiva, valutata da una commissione di rilievo scientifico (tra i cui membri anche l’ex presidente dell’UNESCO Federico Mayor), è stata annunciata solo il 7 luglio del 2007. 

Ecco la lista delle 7 meraviglie del mondo (oggi) accompagnata da una selezione di immagini.

Chichén Itzá (Messico): uno dei più importanti e famosi siti maya, il complesso architettonico di questa città-stato include tra gli altri la piramide di Kukulcán (o El Castillo), il Tempio dei Guerrieri, il Caracol (osservatorio astronomico) e il campo da gioco della palla. Chichén Itzá fu scoperta dagli spagnoli nel XVI secolo ma non fu oggetto di indagini archeologiche fino alla metà del XIX secolo. Oggi è uno dei siti archeologici più visitati al mondo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1988.

Cristo Redentore (Brasile): icona di Rio de Janeiro, importante luogo di culto per i fedeli e punto di riferimento culturale noto a livello mondiale. Questa enorme statua del Cristo Redentore (con un’altezza di 30 metri) venne costruita tra il 1922 e il 1931, in onore del centenario dell’indipendenza del Brasile. È uno dei pochi luoghi di questa lista a non essere mai stato candidato tra i Siti UNESCO, tra i quali tuttavia è presente da qualche anno l’intera città di Rio de Janeiro.

DA02240 - Veduta dall'alto del Corcovado con la statua del Redentore, Rio de Janeiro, Brasile
Veduta dall’alto del Corcovado con la statua del Redentore, Rio de Janeiro, Brasile – DA02240

Machu Picchu (Perù): Nascosta tra le vette andine, questa città inca fu eretta nel XV secolo e poi riscoperta solo nel 1911 grazie alle esplorazioni dell’americano Hiram Bingham. La scoperta di questo sito diede vita allo studio dell’intera cultura inca. Oggi Machu Picchu è una delle destinazioni turistiche più popolari la mondo, seppur difficile da raggiungere. Il sito, con più di 200 edifici, si trova infatti su una cresta rocciosa a ben 2400 metri di altezza. 

La Muraglia cinese (Cina): grandiosa opera di ingegneria militare, questa lunghissima fortificazione (21.196 km) è composta da diverse sezioni, costruite in epoche diverse. A partire dal VII secolo a.C. ogni dinastia contribuì con implementazioni e ristrutturazioni capaci di adeguarsi alle necessità belliche, per fronteggiare invasioni barbariche e migrazioni nomadi. Oggi questo immenso patrimonio è in parte fruibile, e milioni di visitatori all’anno percorrono la Muraglia, la cui immagine è indelebilmente impressa anche in alcune celebri pellicole come The Last Emperor (Bernardo Bertolucci, 1987) e The Great Wall (Zhang Yimou, 2016).

DA53869 - Il tratto della Grande Muraglia a Badaling, ottanta chilometri a nordovest da Pechino, Cina.
Il tratto della Grande Muraglia a Badaling, ottanta chilometri a nordovest da Pechino, Cina – DA53869

Petra (Giordania): riconosciuta per la sua straordinaria bellezza naturale e architettonica nonché per il suo significato storico e culturale, questo delicatissimo sito archeologico scolpito nella roccia vede le proprie origini nel VI secolo a.C., come città posta in un luogo strategico per le rotte commerciali tra Oriente e Occidente. Già in declino in epoca romana fu riscoperta dall’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1812. La struttura più iconica è l’Al-Khazneh o “Il Tesoro”, un maestoso mausoleo scolpito nel canyon di roccia rossa.

0060211 - Veduta dei Mausolei, Petra, Giordania
Veduta dei Mausolei, Petra, Giordania – 0060211

Taj Mahal (India): capolavoro dell’architettura Mughal, eretto come mausoleo in memoria dell’amata moglie, oggi simbolo di pace, questo edificio unico al mondo fu commissionato dall’Imperatore Mughal Shah Jahan nel 1632. La sua architettura è nota per la simmetria e la pulizia delle forme, nonché per il candore del marmo e la preziosità dei dettagli scolpiti nella pietra e la complessità dei mosaici. L’edificio centrale, visitabile rigorosamente a piedi scalzi, è posto al centro di quattro minareti.

Taj Mahal - tomba di Mumtaz Mahal, moglie preferita del Gran Mogol, Uttar Pradesh, India - DE30537
Taj Mahal – tomba di Mumtaz Mahal, moglie preferita del Gran Mogol, Uttar Pradesh, India – DE30537

Il Colosseo (Roma): iconico monumento archeologico rappresenta appieno la grandezza dell’Impero romano. Noto anche come Anfiteatro Flavio, questo teatro è uno dei meglio conservati dell’Antica Roma. La sua costruzione fu iniziata dall’imperatore Vespasiano verso il 70 d.C. e fu completata sotto il regno del suo successore, l’imperatore Tito. Il Colosseo fu utilizzato principalmente per spettacoli pubblici, come combattimenti tra gladiatori, cacce di animali selvatici, esecuzioni e drammi teatrali. Anche attraverso le sole fotografie è possibile cogliere il livello di complessità della struttura dal punto di vista ingegneristico, con un intricato sistema di archi sopraelevati e stanze sotterranee.

La maggior parte delle meraviglie del mondo sono annoverate nella lista del Patrimonio dell’Umanità stilata grazie all’UNESCO a partire dal secondo dopoguerra. Per questo cogliamo l’occasione e ci uniamo alla celebrazione della Giornata mondiale dei monumenti e dei siti culturali, il 18 aprile, istituita nel 1982 dall’ICOMS (International Council of Monuments and Sites) e dalla Conferenza Generale UNESCO.

Non solo immagini.

L’archivio Scala cataloga e distribuisce reportage di fotografi che hanno dedicato la propria carriera al viaggio e alla documentazione di siti archeologici e luoghi di interesse storico in giro per il mondo, come Giorgio Nimatallah e Mark Cohen, Photo Josse, Andrea Jemolo, Gabriele Croppi, solo per citarne alcuni. Il lavoro prezioso di molti altri fotografi ha contribuito nel tempo a comporre una raccolta fotografica completa e utile per tracciare una Storia dell’Umanità attraverso i suoi Monumenti.

Clicca qui per sfogliare le immagini selezionate dal nostro gruppo di ricercatori sul tema Siti Unesco

Oltre alle immagini, l’Archivio SCALA conserva e rende fruibili per licenze d’uso in vari ambiti anche contenuti video e audio-video

Se vuoi aiuto per trovare i contenuti più adatti al tuo progetto o hai bisogno di informazioni circa le licenze per l’uso dei contenuti Scala, contattaci. Il nostro team sarà felice di poterti aiutare.

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In copertina: Machu-Picchu (Patrimonio dell’Umanità Unesco, 1983), valle dell’Urubamba, Perù, civiltà Inca – DE47396

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