Con oltre 25.000 opere di più di 3.700 artisti americani è la più importante istituzione museale al mondo dedicata all’arte statunitense del XX e XXI secolo. Scala Archives è onorata di rappresentare l’archivio fotografico del Whitney come agente in esclusiva per tutto il mondo.
La sua creazione si deve alla grande collezionista, mecenate e scultrice Gertrude Vanderbilt Whitney che all’inizio del Novecento prese coscienza di come numerosi artisti con idee all’avanguardia rimanessero sconosciuti e inascoltati incontrando enormi difficoltà a vendere e anche solo ad esporre le loro opere. Si rese conto di come mancasse una cultura realmente contemporanea nel mercato d’arte americano e della necessità di sostenere una nuova educazione artistica.
Nel 1914 Gertrude Vanderbilt Whitney fondò nel Greenwich Village uno spazio espositivo per promuovere la cultura d’avanguardia e dare visibilità ad artisti americani poco noti.
Nel 1929 la sua collezione comprendeva più di 500 opere d’arte di artisti statunitensi; si offrì di donarla al prestigioso Metropolitan Art Museum di New York che però rifiutò di prenderla in carico.
Combattiva, decise quindi di creare un museo sulla West 8th Street, nei pressi della Fifth Avenue, dedicato esclusivamente all’arte americana che inaugurò nel 1931. Nel 1932 ideò la Whitney Biennial (biennale) come momento di scambio e di visibilità che resta, ancora oggi uno degli appuntamenti artistici imperdibili nel mondo.
Il successo della sua idea fece sì che all’inizio degli anni ‘60 fosse necessario un riallestimento degli spazi espositivi in un edificio più prestigioso. Nel luglio del 1963, l’architetto Marcel Breuer accettò di progettare una nuova sede tra Madison Avenue e la 75th Street. L’edificio, non particolarmente apprezzato dai contemporanei per i gradoni aggettanti che andavano ad allargarsi verso l’alto, divenne l’opera più riconoscibile dell’architetto. Quando il Whitney Museum abbandonò nel 2015 quella sede per la nuova progettazione di Renzo Piano, fu proprio il Metropolitan Museum of Art che all’inizio del secolo aveva disprezzato la donazione di Gertrude Whitney, ad affittare lo stabile come sede delle mostre più all’avanguardia e divenne il MET Breuer. Attualmente ospita la Frick Collection mentre la sua storica sede viene ristrutturata.
All’inizio del nuovo secolo la collezione del Whitney contava 18.000 opere d’arte dei maggiori artisti americani da John Sloan ad Andy Warhol ad Alexander Calder per arrivare a Nam June Paik. Si aggiunsero inevitabilmente anche opere di artisti internazionali di grandissimo prestigio tanto da rendere inadeguato anche questo spazio espositivo.
Nel 2004, la necessità di nuovi spazi, per una migliore fruizione delle opere, portò il Whitney Museum ad incaricare Renzo Piano della progettazione della nuova sede.
Nella primavera del 2015 il Whitney Museum of American Art, nel Meatpacking District, aprì al pubblico con la più grande mostra mai realizzata per quantità di opere contemporanee esposte.
Attualmente la collezione permanente del museo permette la realizzazione di percorsi espositivi sempre diversi. Rimanendo fedele allo spirito innovativo della fondatrice, il Whitney continua negli anni a proporre, spiazzare, e sempre educare il visitatore proponendo tutte le alternative che la creatività artistica del mondo contemporaneo partorisce lasciando ampio spazio – anche fisico se si considera che il secondo e terzo piano sono ideati come un teatro – per installazioni, performance e straordinari allestimenti di videoart.
Sfoglia la nostra gallery per scoprire alcuni dei capolavori del Whitney Museum of American Art.
Nell’ambito della collaborazione con il museo, Scala Archives accede su richiesta anche al prezioso archivio audio e video del Whitney Museum. In particolare segnaliamo la collezione di video (alcuni anche nel linguaggio dei segni americani) relativi a performance, mostre, conferenze, interviste ad artisti e curatori; e la collezione di audioguide con contributi di artisti, curatori e altri studiosi.
Scopri qui quali sono i contenuti Audio e Video disponibili su richiesta tramite Scala Archives.
Tra i più popolari e amati artisti americani del XX secolo, considerato il più significativo interprete del Realismo americano, il Whitney Museum conserva una ricchissima collezione di tele, disegni e documenti di Edward Hopper.
Tema principale delle opere di Hopper è la realtà del quotidiano: strade cittadine, camere di albergo, interni di teatri, case vittoriane.
“Non dipingo quello che vedo, ma quello che provo“.
Nel 1933 il MoMa dedica all’artista la prima retrospettiva e nel 1948 la rivista “Look” lo nomina tra i migliori pittori americani. Pochi anni dopo, nel 1950, è il Whitney Museum ad organizzare un’importante retrospettiva su di lui.
Da allora, l’opera di Hopper è stata celebrata ovunque e ha ispirato innumerevoli pittori, poeti e registi; basti pensare a House by the railroad che universalmente rimarrà la casa di Norman Bates.
Nel 1970, la vedova di Hopper, donò al museo ben 2,000 opere dell’artista. Ad oggi la collezione del Whitney Museum conta oltre 3.100 opere di Hopper, rendendo il Whitney il primo museo al mondo per numero di opere dell’artista. Nel 2017 infatti il Whitney Museum ha ricevuto come donazione l’archivio personale dell’artista, che consta oltre 4.000 oggetti, fotografie, e documenti messi a disposizione dei ricercatori per approfondire la conoscenza dell’opera di questo Maestro.
Il 19 ottobre 2022 il Whitney Museum of American Art ha inaugurato la mostra La New York di Edward Hopper che attraverso più di 200 opere ripercorre sessant’anni di vita dell’artista a New York.
Alla mostra saranno esposti acquerelli, stampe e disegni dell’artista, provenienti dalla collezione Whitney ma anche prestiti da collezioni pubbliche e private, e materiali d’archivio. La mostra ripercorre come Hopper ha visto e catturato New York, la città che conosce meglio e che ama di piu’. Hopper visse a New York per quasi 60 anni, in un periodo in cui New York ha conosciuto un enorme sviluppo urbano e sociale. Hopper evitò di ritrarre lo skyline e i punti di riferimento iconici (ad esempio non il ponte di Brooklyn, ma piuttosto il Queensborough), preferendo le strutture utilitarie, e concentrandosi sul contrasto tra vecchio e nuovo, civile e residenziale, e ritraendo questi spazi con poche o nessuna figura.
Sfoglia la nostra gallery per vedere una selezione delle opere che saranno in mostra dal 19 ottobre 2022 al 5 marzo 2023 al Whitney Museum of American Art.
Scala Archives è agente ufficiale in esclusiva mondiale per il Whitney Museum of American Art. Attraverso Scala Archives potrete accedere all’intera collezione delle opere del Whitney.
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