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07 Giugno 2024

Olimpiadi e Arte. Gli sport che hanno lasciato un segno nell’arte

Da venerdì 26 luglio a domenica 11 agosto 2024, Parigi ospiterà la XXXIII edizione dei Giochi Olimpici. Scala Archives accompagna l’arrivo di questo evento mondiale con un excursus, come sempre per immagini, legato allo sport e alla sua rappresentazione artistica.

Da venerdì 26 luglio a domenica 11 agosto 2024, Parigi ospiterà la XXXIII edizione dei Giochi Olimpici. Scala Archives accompagna l’arrivo di questo evento mondiale con un excursus, come sempre per immagini, legato allo sport e alla sua rappresentazione artistica. 

La documentazione visiva dello sport nel mondo antico e moderno 

Il mondo antico è costellato di raffigurazioni artistiche legate al mondo dello sport e della performance fisica. Gli atleti, soggetto iconografico per eccellenza, sono rappresentati come modelli idealizzati di forza e virtù. Ancora prima dei giochi di Olimpia (776 a.C. – 393 d.C.), troviamo raffigurazioni statuarie mirabili di pugili, lottatori, atleti. 

La tomba delle Olimpiadi di Tarquinia (530-520 a.C.) è un esempio della varietà di discipline praticate nell’antichità: la corsa, il salto in lungo, il lancio del disco, il pugilato, la corsa di bighe. Così come i mosaici di Villa romana del Casale di Piazza Armerina (IV secolo d.C.) lasciano traccia anche della presenza femminile nel mondo dello sport. 

Ogni epoca ha il suo sport: così nel medioevo trovano spazio raffigurazioni di duelli, tornei e giostre; in epoca rinascimentale viene prediletta la caccia e trovano successo i giochi con la palla nonché le discipline più legate alla guerra come la scherma e l’equitazione.  

Uno degli sport più longevi dell’epoca moderna è indubbiamente il tennis, la cui storia viene fatta risalire al XII-XIII secolo in Francia. In principio il tennis veniva giocato senza racchette ma pur sempre con una palla, tra due giocatori o squadre, all’aperto in un campo diviso da una linea. Il jeu de paume (gioco di palmo) visse la sua età d’oro in Francia tra il XVI e il XVII secolo, come testimoniano molte delle raffigurazioni più note. Come sappiamo il celebre “giuramento della pallacorda” del 20 giugno 1789 – evento cruciale per la successiva Rivoluzione francese – fu appunto siglato presso la Sala del tennis (ovvero della pallacorda). 

Lo sport per gli impressionisti 

É sul finire dell’Ottocento che lo sport incontra il mondo artistico in maniera più diffusa, diventando soggetto privilegiato di molti artisti ed espediente per indagare il mondo con tecniche artistiche e linguaggi differenti. Lo sport divenne un elemento fondamentale della società moderna grazie a vari fattori, tra cui i principali sono da una parte le scoperte archeologiche in Grecia e la nascita delle Olimpiade moderne, inaugurate il 6 aprile 1896 dal re Giorgio di Grecia, dall’altra parte la diffusione del concetto di tempo libero e di sport popolari. 

Gli impressionisti francesi, curiosi osservatori della quotidianità, sono i primi ad essere attratti da diverse manifestazioni sportive. Gustave Caillebotte e Auguste Renoir dedicarono diverse opere al canottaggio, molto in voga come sport popolare. In America artisti come Winslow Homer si dedicano a sport più aristocratici come il cricket o l’equitazione.  Il tema della corsa – a cavallo e in bicicletta – affascina un artista eclettico come Henri Toulouse-Lautrec.  

Il dinamismo di Boccioni e di Delaunay 

Agli albori del Novecento sono gli sport “meccanici” a riscuotere l’interesse degli artisti, soprattutto di quelli interessati al movimento e alla velocità. Dalla bicicletta all’automobile, la corsa su diversi mezzi diventa un oggetto di studio per capire come il corpo si modifica nello spazio per mezzo del movimento. 

Dinamismo di un footballer e Dinamismo di un ciclista, entrambi del 1913, sono due esempi fondamentali per lo studio del futurismo e di Umberto Boccioni

Parallelamente le Olimpiadi di Parigi 1924 mettono in risalto nuovi tempi sportivi, come possiamo osservare se indaghiamo il corpus di Robert Delaunay. Alla corsa, o meglio ai corridori, sono dedicati ben 8 dipinti tra il 1924 e il 1926. La corsa è un tema contemporaneo, e questo artista ne esalta il dinamismo fatto di linee e volumi che si scambiano di piano, con un rimando anche tra i colori primari e complementari. 

6 sport per l’arte  

Per meglio illustrare come lo sport sia stato un soggetto fondamentale nell’arte abbiamo identificato 6 discipline – le stesse presenti nel 1896 alla prima Olimpiade del mondo moderno – e per ciascuna vi proponiamo una selezione di immagini dall’archivio Scala. 

Atletica Leggera

Ginnastica artistica

Friedrich Seidenstuecker, Giovane donna che fa ginnastica. Berlino, anni ’30 – B014635

Tennis

Nuoto

Scherma

Ciclismo

Grazie alla varietà di contenuti presenti nell’archivio Scala è possibile anche documentare a livello fotografico alcune passate Olimpiadi della storia del XX secolo, come i Giochi Olimpici di Berlino 1936 e ai Giochi Olimpici di Roma 1960.

Se vuoi approfondire la ricerca di contenuti su questo tema, contatta il nostro Team di ricercatori esperti. Sapranno aiutarti nel rintracciare nuove immagini o footage e formulare la licenza d’uso più appropriata per il tuo progetto. 

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In copertina: Robert Delaunay, I corridori, 1924. Musee d’Art Moderne, Troyes, Francia – DA87721

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