Grazie alla ricchezza e alla diversità dei contenuti conservati nell’archivio Scala, siamo felici di commemorare questo grande personaggio della storia con un approfondimento dedicato alla Via della Seta.
Qui una selezione di immagini dedicata a questo tema.
Marco Polo è universalmente riconosciuto come il più famoso viaggiatore ad aver percorso la Via della Seta tra il 1271 e il 1289.
Nato a Venezia nel 1254 da una famiglia di mercanti benestanti, il giovane Marco Polo intraprende il suo primo e più importante viaggio insieme a suo padre Nicolò e suo zio Matteo: una spedizione verso l’Estremo Oriente. All’età di soli 15 anni, inizia un viaggio in Cina che durerà ben 25 anni, caratterizzato da esplorazioni via terra e via mare.
Questo periodo storico è caratterizzato da un grande sviluppo del commercio: l’espansione mongola spinge l’Oriente ad aprirsi verso l’Occidente, mentre il Mediterraneo necessita di materie prime provenienti dall’Oriente. La scoperta della carta e della polvere da sparo sono due importanti innovazioni che avranno un impatto duraturo nei rispettivi campi.
Grazie a una missione affidata alla sua famiglia, Marco Polo ottiene un prestigioso lasciapassare da Kublai Khan, l’imperatore cinese, che gli permette di muoversi liberamente e di conoscere a fondo la Cina. Un viaggio di un anno si trasforma così in una esplorazione ventennale, in lungo e in largo per un vasto continente ricco di stravaganze e nuove tradizioni da sperimentare.
I racconti di viaggio di Marco Polo sono stati tramandati grazie a Rustichello da Pisa, un letterato toscano con cui il viaggiatore veneziano entra in contatto durante la prigionia a Genova. Da questo fortuito incontro nasce Il Milione, un’opera divisa in 183 capitoli, codificata su dettatura.
La prima parte dell’opera è dedicata alla famiglia Polo e alle origini dell’impresa familiare, alla loro attività di mercanti e ambasciatori del Papa Gregorio X, nonché ai primi viaggi in Cina e alla corte cinese. Segue una narrazione affascinante e mirabile, in cui Marco Polo descrive in vari aspetti i paesi e le culture incontrate durante il lungo viaggio verso la Cina: dalla Turchia alla Georgia, dalla Persia al territorio asiatico fino al Catai. Nell’ultima parte, viene dedicata particolare attenzione a Kublai Khan, il grande sovrano mongolo al servizio del quale Marco Polo ha visitato molte regioni asiatiche.
Il Milione, originariamente intitolato Divisament dou monde (la descrizione del mondo), è pervenuto fino a noi in diverse lingue ed edizioni.
Tra le edizioni più preziose, vi è quella conservata alla British Library di Londra con il titolo Li Livres du Grant Caam, or Travels of Marco Polo, originariamente pubblicata o prodotta in Francia dopo il 1333.
Un’altra edizione raffinata, e molto conosciuta per le sue miniature, è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Francia, con il titolo Le Livre des Merveilles de Marco Polo del Maître de la Mazarine, risalente al XV secolo. Tra le illustrazioni è possibile trovare anche la rappresentazione dell’unicorno che Marco Polo affermò di aver avvistato sull’isola di Giava.
Vuoi guardare altre immagini dei due manoscritti? Qui trovi una selezione dal nostro archivio.
“Quivi si fa molta seta” Marco Polo “Il Milione”
La Via della Seta era un complesso sistema di rotte commerciali che collegava il bacino del Mediterraneo con l’Oriente, permettendo a mercanti e viaggiatori di trasportare merci e idee tra diverse regioni. Marco Polo percorse questa via durante i suoi viaggi da Venezia alla Cina.
Tali rotte erano conosciute sin dall’antichità come la Via Reale di Persia, che si estendeva per oltre 3000 km dalla città di Ecbatana (Hamadan) fino al porto di Smirne sull’Egeo. Successivamente, questa via fu estesa da Alessandro Magno fino all’Afghanistan. Durante l’epoca romana, la seta era diventata l’iconica merce di scambio lungo questa rotta, ma non era così fondamentale da giustificarne l’impegno, specialmente dopo che Costantinopoli iniziò a produrla autonomamente a partire dal VI secolo d.C.
La Via della Seta tornò ad essere di grande importanza molti secoli dopo, verso il 1215, in coincidenza con l’espansione dei Mongoli in Asia. Dalla Cina, infatti, giungevano in Europa pietre e metalli preziosi, spezie, profumi, medicinali, oggetti, specchi e soprattutto la polvere da sparo. Al contrario, la Cina importava bestiame, cavalli, pelli e alimenti.
Nel Duecento, il fulcro degli affari della Serenissima Repubblica di Venezia era Costantinopoli, che era sotto il controllo diretto di Venezia. Fu proprio lì che la famiglia Polo riuscì a trovare i capitali necessari per finanziare il loro primo viaggio verso l’Asia. Una volta arrivati in Cina, furono accolti alla corte del Gran Khan, che li scelse come ambasciatori di alto rango nel dialogo con il Papa.
Il termine “Via della Seta” è stato coniato da Ferdinand Richthofen, un cartografo tedesco, che lo utilizzò per la prima volta nel suo libro “Tagenbucher aus China” nel 1877. Dopo quattro anni di viaggi (1869-1872) che contribuirono alla conoscenza geografica e geologica della Cina moderna, Richthofen riuscì a comprendere il grande potenziale di questa rotta, sia dal punto di vista commerciale che culturale, ricca di conoscenze e scoperte.
Puoi vedere una selezione delle principali mappe geografiche utilizzate tra il 1200 e il 1800 per tracciare la rotta verso l’Oriente e dedicate alla Cina.
Negli ultimi dieci anni, la Via della Seta ha riacquistato importanza. La nuova Via della Seta, annunciata dal presidente cinese Xi Jinping nel settembre 2013, attraversa l’intero continente euroasiatico collegando la Cina alla Spagna. Attraverso lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e logistica, la strategia cinese mira a espandere il commercio, favorire gli investimenti internazionali e aumentare i mercati per le produzioni cinesi.
Approfittiamo di questa attenzione sull’argomento per mostrarvi reportage di viaggio incredibili conservati nel nostro archivio, che riflettono il fascino romantico del viaggio di Marco Polo da Venezia a Pechino, passando per la Turchia, l’Armenia, l’Iraq, l’Iran, il Pamir e il deserto del Gobi.
Se desideri approfondire la conoscenza dei nostri principali archivi dedicati al reportage di viaggio, ti invitiamo a esplorare le collezioni di New Picture Library, Manuel Cohen e BAMS Photo. Puoi trovare i link alle rispettive lightbox per accedere alle immagini.
Per ulteriori informazioni su questo argomento o su altri temi, il nostro team di ricercatori iconografici è a tua disposizione. Puoi visitare la nostra pagina dedicata ai Servizi per saperne di più o contattarci.
***