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11 Novembre 2024

Lascaux, un viaggio nella “Cappella Sistina del Paleolitico”

Per celebrare gli 85 anni dalla scoperta delle grotte di Lascaux, Scala Archives ti invita in un viaggio alla scoperta dell’arte, degli enigmi e dei misteri che si celano all’interno di una delle più interessanti scoperte del XX secolo.  

Per celebrare gli 85 anni dalla scoperta delle grotte di Lascaux Scala Archives ti invita in un viaggio alla scoperta dell’arte, degli enigmi e dei misteri che si celano all’interno di una delle più interessanti scoperte del XX secolo.  

Grazie all’esclusiva collaborazione tra Scala e il Centre Des Monuments Nationaux francese, e tramite video, reportage fotografici e ricostruzioni disponibili nel nostro archivio, puoi immergerti nell’affascinante mondo della preistoria.  

La casuale scoperta 

La scoperta delle Grotte di Lascaux, avvenuta il 12 settembre 1940, si basa sulla curiosità e sul caso. Quattro adolescenti, Marcel Ravidat, Jacques Marsal, Georges Agnel e Simon Coencas, vagando per il sud-ovest della Francia, si imbattono nella grotta cercando un cane smarrito. Questo fortuito incontro avrebbe portato a una delle scoperte archeologiche più significative del XX secolo: circa 600 pitture rupestri, con vari soggetti, che hanno aiutato a rimodellare la nostra comprensione delle culture preistoriche.  

Lascaux, un ambiente misterioso 

Francia - Grotte di Lascaux. Pianta con indicazione delle pitture rupestri. Disegno.
 
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Francia – Grotte di Lascaux. Pianta con indicazione delle pitture rupestri. Disegno DA21841 

La grotta di Lascaux, profonda un centinaio di metri, si sviluppa in due lunghe gallerie ricoperte di impressionanti e spettacolari pitture rupestri che risalgono a circa 17.000 anni fa, e offrono uno sguardo alla vita, alle credenze e agli ambienti circostanti degli esseri umani che la crearono.  
Si pensa che la grotta fosse stata utilizzata, almeno la parte dell’ingresso dove la luce poteva illuminare lo spazio, come abitazione temporanea per permettere la decorazione delle pareti e delle volte. 
Nelle parti più profonde della grotta sono stati ritrovati reperti di lampade che venivano utilizzate per illuminare le pareti ma non oggetti di uso quotidiano.  
Le domande che scaturiscono dalla scoperta di questo sito sono varie: i dipinti erano puramente decorativi o avevano un ruolo funzionale nei rituali e nella comunità? Queste domande rimangono tuttora senza risposta, lasciando un alone di mistero sulle grotte di Lascaux. 

“La Cappella del Paleolitico” di Lascaux e le immagini delle pitture rupestri originali 

Cave paintings. This is the Great Hall of the Bulls, in the Lascaux caves in France. They are around 17, 000 years old. The animals seen here are horses, bulls and stags. The paintings were done by Cro-Magnon man, an early European culture of modern humans (Homo sapiens sapiens), using red and yellow ochre. The paintings may have had religious and artistic significance. One theory also links the arrangement of the paintings to the position of stars in the sky 17, 000 years ago. See image E448/081 for a 17, 000-year-old star map superimposed on these paintings.
 
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Grande Sala dei Tori nella grotta di Lascaux in Francia – SP36898

La grotta di Lascaux è ricoperta, sia sulle pareti sia sulle volte, da circa 600 figure, per la maggior parte animali – cavalli, cervi e uri – che regalano uno sguardo sulla fauna dell’epoca e mostrano lo stretto legame che esisteva fra gli esseri umani e la natura. Una delle parti più interessanti di questi dipinti è la rappresentazione dinamica degli animali. I contorni delle pareti della grotta vengono utilizzati per creare un senso di movimento e profondità, spesso raffigurando animali in azione: corrono, saltano e interagiscono tra loro.

I pittori impiegavano una grande varietà di pigmenti naturali provenienti da minerali e piante. I rossi e i gialli che provenivano dall’ocra, i neri dal biossido di manganese e i bianchi dal gesso: questo sottolinea una profonda comprensione dei materiali a disposizione. Questi pigmenti venivano probabilmente mescolati o con grasso animale o con acqua, creando una versatile vernice. Gli strumenti utilizzati erano pennelli ricavati da peli di animali o tecniche di soffiaggio che forse coinvolgevano ossa scavate, come precursori di un aerografo.

Nell’atrio lo sguardo non può distogliersi dalla volta nota come la Rotonda o Sala dei Tori, con le raffigurazioni di numerosi bovini selvatici (di dimensioni tra i 4 e i 5 metri ognuno) tra cui, oltrepassata la Sala, il possente Uri.

Parete con raffigurazioni di uro (bovide selvatico) – DA01236

Addentrandosi nella caverna, il percorso si separa in due vie: a sinistra verso il Diverticolo Assiale, ricco di raffigurazioni di animali di diversa specie, a destra il Passaggio con un secondo bivio.  

Immergiti nella grotta originale grazie ai nostri video!

RM08223 - Grotte di Lascaux: diverticolo assiale, parete destra. Fotografia dell'Institut National Géographique nella grotta di Lascaux nel 1966 dopo la sua chiusura al pubblico.
Grotte di Lascaux: diverticolo assiale, parete destra. Fotografia dell’Institut National Géographique nella grotta di Lascaux nel 1966 dopo la sua chiusura al pubblico – RM08223

A destra del passaggio si trova l’Abside, uno spazio profondo circa 5 metri, completamente ricoperto da oltre mille raffigurazioni. 

Lasciato l’Abside si arriva al Pozzo separato dalla grotta da uno strapiombo. Qui si trova la raffigurazione più misteriosa di tutta Lascaux: un uomo con la testa di uccello e di fronte un bisonte sventrato.  

Gli studiosi non sono ancora riusciti ad attribuire un significato preciso a questa rappresentazione. Una delle teorie più condivise è che l’uomo rappresenti uno sciamano, una figura di leader spirituale con l’abilità di comunicare con il sovrannaturale. L’uomo-uccello è spesso associato a stati di estasi e trascendenza, suggerendo che possa incarnare la connessione tra il mondo terreno e quello celeste. 

In questo contesto, gli sciamani, utilizzando simboli come l’uccello, agiscono come mediatori tra le due dimensioni, trasmettendo conoscenze e visioni attraverso rituali e danze. La rappresentazione dell’uomo con testa di uccello, quindi, non è solo un simbolo mitologico, ma può anche riflettere una comprensione profonda dei fenomeni naturali e celesti, evidenziando l’importanza della spiritualità antica e della paleoastronomia

Opera d’arte antropomorfa di un bisonte e di un uccello dipinta sulla parete di una grotta – RM08222

Infine, la Navata termina con la Sala dei Felini, dove si trova la massima concentrazione di dipinti lungo una superficie di 250 metri.    

SP05639 - Opera d'arte di un bisonte dipinto sulla parete di una grotta.
Opera d’arte di un bisonte dipinto sulla parete di una grotta – SP05639

Ricostruzione e conservazione: Lascaux oggi 

La conservazione di Lascaux è diventata una preoccupazione sin dalla sua scoperta. Dopo che la grotta fu aperta al pubblico nei primi anni ’40, si verificarono danni significativi a causa dell’aumento dell’umidità, dell’anidride carbonica e della muffa. In risposta, il governo francese chiuse la grotta nel 1963, avviando ampi sforzi di conservazione per proteggere questo inestimabile patrimonio culturale. L’apertura di Lascaux II, una replica meticolosamente realizzata della grotta originale, nel 1983 ha permesso ai visitatori di sperimentare l’arte senza mettere a repentaglio il sito originale.  

SP11076 - Restauro delle pitture rupestri della grotta di Lascaux, replica.
Restauro delle pitture rupestri della grotta di Lascaux, replica – SP11076

Gli sforzi di conservazione ad oggi includono tecnologie avanzate di controllo del clima, monitoraggio continuo dell’ambiente della grotta e metodi innovativi per combattere muffe e batteri che minacciano i dipinti. Tale lavoro coinvolge vari settori: la collaborazione tra microbiologi, chimici e restauratori dell’arte, evidenzi la natura interdisciplinare necessaria alla conservazione del nostro magnifico patrimonio culturale.  

Scopri le immagini di Scala Archives dei restauri e delle repliche ufficiali di Lascaux II

SP11080 - Restauro delle pitture rupestri della grotta di Lascaux, replica.
Restauro delle pitture rupestri della grotta di Lascaux, replica – SP11080

Contattaci per trovare l’immagine giusta e valutare la licenza più adatta per il tuo progetto creativo su Lascaux oppure scopri i servizi di Scala Archives esplorando il nostro sito web.  

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In copertina: Francia – Aquitania – Grotte di Lascaux, nella valle del Vezere (Patrimonio dell’Umanità UNESCO, 1979). Pitture rupestri risalenti al Paleolitico superiore – DA21488

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